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Quanti sono i giorni di ferie e come vanno utilizzati?

La durata delle ferie è fissata dalla legge, dai contratti collettivi, dagli usi e secondo equità.

Il momento di godimento delle ferie è stabilito dal datore di lavoro che deve tenere conto delle sue esigenze e degli interessi del lavoratore; il periodo feriale deve essere possibilmente continuativo ed è retribuito.

Il Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) del lavoro domestico prevede che il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie annuo di 26 giorni lavorativi.

Le ferie hanno di regola carattere continuativo. Possono essere frazionate in non più di 2 periodi all’anno, purchè concordati tra le parti.

Il periodo delle ferie deve aver luogo per almeno due settimane entro l’anno di maturazione e i restanti giorni di ferie devono essere goduti entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione.

Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell’alloggio (lavoratore convivente) spetta per il periodo delle ferie, naturalmente se in quel periodo non ne usufruisce, il compenso sostitutivo convenzionale.

Nel caso di lavoratori non italiani che abbiano la necessità di un periodo di ferie più lungo (per esempio per rientrare al paese di origine), su loro richiesta ed in accordo col datore di lavoro, è possibile l’accumulo delle ferie per un massimo di due anni.

Le ferie non possono essere godute durante il periodo di preavviso e di licenziamento, nè durante il periodo di malattia o infortunio.

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